Aumentare efficienza e produttività nello studio o nel lavoro: usa la tecnica del pomodoro, come funziona

La tecnica del pomodoro può essere utilizzata per aumentare l’efficienza e la produttività nello studio o nel lavoro ma attenzione agli errori da non commettere. 

Conoscete la tecnica del pomodoro? E se la state utilizzando sapete cosa non dovete assolutamente fare per non inficiarla?

La tecnica del pomodoro per aumentare la produttività
La tecnica del pomodoro per aumentare la produttività (Linkcoordinamentouniversitario.it)

Le preoccupazioni, lo stress, i tempi ristretti, la mancanza di voglia sono tutte possibili cause di un calo della produttività o di rendimento nello studio. Mantenere sempre il ritmo alto non è facile, la fatica può farsi sentire sia dal punto di vista mentale che fisico.

Per riuscire a mantenere il livello indispensabile per ottenere dei buoni risultati occorre mettere in atto strategie che ottimizzino i tempi, pianifichino le attività, rendano il lavoro più semplice e aumentino la motivazione. Tra le tecniche molto utilizzate vi è quella del pomodoro. Prevede di dividere le attività lavorative o di studio in blocchi temporali da 25 minuti con piccole pause di cinque minuti. Basterà impostare un timer di 25 minuti e concentrarsi con attenzione su ciò che si deve fare, senza distrazioni o interruzioni se non trascorso questo lasso temporale.

La tecnica del pomodoro: attenzione agli errori

Suddividendo il tempo in 25 minuti di attività e cinque di pausa si migliorerà la concentrazione evitando cali e aumenterà anche la produzione grazie alle pause concesse.

Gli errori da evitare con il timer
Gli errori da evitare nella tecnica del pomodoro (Linkcoordinamentouniversitario.it)

Sembra una tecnica molto semplice ma ci sono degli errori da evitare oppure non si otterranno i risultati sperati.

  • Non bisogna mai allungare le pause o andare oltre il timer dei 25 minuti. A qualsiasi punto si sia arrivati bisogna interrompere l’attività e prendersi la pausa. Il cervello regge l’attenzione per 25 minuti, non di più. Allungare la pausa, invece, significherebbe allontanarsi dalla focalizzazione sull’attività da svolgere.
  • Non usare le app timer ma un vero e proprio timer da cucina per evitare di avvicinarsi al cellulare e distrarsi.
  • Mai prendere il cellulare nelle pause. Lo smartphone provoca un rilascio di dopamina a basso costo nel cervello che annulla la produttività. Bisogna eliminare le attività gratificanti per il cervello, come rispondere ad un messaggio, che premiano senza sforzi. Tornare all’attività sarà demotivante e il cervello non si impegnerà al massimo. Nelle pause meglio andare a bere, sgranchirsi le gambe, fare stretching.
  • Bisogna decidere il compito da svolgere prima di far partire il timer o si perderà inutilmente tempo prezioso.
  • Non bisogna utilizzare la tecnica del pomodoro per ogni compito da svolgere. Si consiglia di ricorrervi per le attività noiose e ripetitive e non per quelle creative.
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