Quanto costa assumere colf e badanti con contratto regolare? Ecco quali sono tutte le spese a cui si va incontro.
Quando si decide di assumere colf e badanti, è bene prepararsi a tutte le cose che ci sono da fare e da sapere, soprattutto dal punto di vista economico. Infatti, i costi per assumere una colf o una badante non sono affatto irrisori, ecco tutte le voci di spesa da tenere in considerazione.
Assumere colf e badanti
Se in passato le donne erano votate alla vita domestica, al giorno d’oggi non è più così, e anche le donne passano gran parte della giornata fuori casa come una volta facevano solamente gli uomini. Questo crea il bisogno, per chi non riesce a star dietro a tutte le faccende domestiche, oppure per chi non ha il tempo materiale o la possibilità concreta di prendersi cura di una persona anziana a tempo pieno, di rivolgersi a colf e badanti. Questo comporta dover sostenere una spesa fissa non indifferente, e anche dover adempiere a tutti gli obblighi del caso.
Proprio quest’anno l’INPS ha aggiornato le tariffe, e per chi vuole mettere in regola colf e badanti ci sono due modalità: da un lato il libretto famiglia INPS e dall’altro il CCNL. Il libretto famiglia INPS è consigliabile se il rapporto lavorativo è occasionale (ad esempio una pulizia di poche ore a settimana), ma in questo caso il compenso annuo deve essere inferiore a 2.500 euro. Al contrario, se il rapporto di lavoro è continuativo, è meglio optare per il CCNL, che varia in base all’esperienza e alle responsabilità del lavoratore.
I costi da sostenere
Concentriamoci sul contratto di lavoro continuativo. Esistono 3 livelli contrattuali, A, B e D, con costo orario che va dagli 8 ai 13 euro, in base all’esperienza e anche alla zona geografica. I costi obbligatori che chi assume colf e badanti deve sostenere vanno al di là del semplice stipendio, e prevedono permessi retribuiti, ferie, tredicesima mensilità e contributi previdenziali INPS. Gli aggiornamenti pubblicati dall’INPS riguardano proprio i contributi: se il contratto prevede meno di 24 ore a settimana, variano su 3 fasce salariali, mentre se il contratto supera le 25 ore settimanali, il contributo è fisso.
Parlando nello specifico dei contributi senza addizionale, per le retribuzioni che arrivano fino a 9,40 euro, i contributi variano da 1,66 a 2,30 euro, mentre per le retribuzioni che superano gli 11,40 euro all’ora, i contributi vanno da 2,29 a 2,30 euro. Con l’addizionale invece i contributi sono i seguenti: da 1,78 a 1,79 euro per retribuzioni fino a 9,40 euro, e da 2,45 a 2,46 euro per le retribuzioni che superano gli 11,45 euro. Se si parla di un contratto che supera le 24 ore a settimana, l’importo contributivo è fissato a 6,06 euro sia con che senza l’addizionale.