Per non perdere l’Assegno Unico occorre agire in fretta, entro il 29 febbraio 2024. Scopriamo perché e cosa fare.
Le famiglie con figli a carico devono rinnovare la domanda di Assegno Unico per continuare ad ottenere la prestazione con la somma spettante. C’è un passaggio fondamentale da compiere o si perderanno tanti soldi.
L’Assegno Unico Universale è la misura dedicata alle famiglie con figli a carico entro i 21 anni, o indipendentemente dall’età del figlio, se disabile. La domanda di accesso alla misura va inviata una sola volta, ma per continuare a ricevere l’importo spettante mensilmente occorrerà sbrigare un obbligo entro il 28/29 febbraio di ogni anno. Prima di scoprire il motivo ricordiamo che a rischio di perdita del beneficio sono gli ex percettori di Reddito di Cittadinanza.
Fino a febbraio riceveranno il trattamento sulla Carta RdC, ma ora le erogazioni si interromperanno. Per evitare questo devono presentare una domanda di accesso all’Assegno Unico ex novo. Torniamo alla scadenza del 29 febbraio. Per poter ottenere anche a marzo l’aiuto economico con la cifra realmente spettante occorre calcolare l’ISEE 2024.
I contribuenti percettori di Assegno Unico Universale devono presentare l’ISEE aggiornato valido per il 2024 entro il 29 febbraio se vogliono continuare a ricevere il sussidio con il giusto importo. La normativa, infatti, prevede che non calcolando l’ISEE alla famiglia sarà erogato l’importo più basso. ossia 57 euro per figlio a carico anche se in base alla propria fascia ISEE dovrebbe ricevere, ad esempio, la somma più alta di quasi 200 euro a figlio.
Solo chi rispetterà la scadenza del 29 febbraio continuerà a ricevere l’Assegno Unico del giusto importo. Procedendo in seguito, ma entro il 30 giugno, si potranno recuperare gli arretrati ma se l’ISEE verrà presentato dal 1° luglio in poi gli arretrati non verranno più recuperati, perdendo così, molti soldi. Ricordiamo che nel 2024 gli importi erogati sono superiori rispetto a quelli del 2023 grazie alla rivalutazione annuale in baste all’indice ISTAT.
Il compito delle famiglie con figli a carico, dunque, non è quello di inviare una nuova domanda essendo il rinnovo della misura automatico ma quello di compilare una Dichiarazione Sostitutiva Unica aggiornata per calcolare l’ISEE valido per l’anno in corso. L’indicatore ha una validità annuale, da gennaio a dicembre.
All’inizio di ogni nuovo anno, dunque, il valore dovrà essere calcolato da zero inviando la DSU. Concludiamo con le date di pagamento previste per marzo 2024 ossia il 18, il 19 e il 20 marzo 2024. I pagamenti di febbraio sono già stati effettuati nei giorni 16, 19 e 20.
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