L’Assegno di Inclusione potrebbe essere utile anche per il pagamento del mutuo. Senza questo documento la procedura si blocca: cosa succede.
L’Assegno di Inclusione è la misura di sostegno più apprezzata erogata dal Governo Meloni. Questo sussidio è andato a sostituire il Reddito di cittadinanza dal 1° gennaio 2024. A differenza del RdC, il nuovo Assegno di Inclusione è rivolto solo a coloro che hanno dei nuclei familiari con soggetti fragili.
Stiamo quindi parlando di tutte quelle famiglie che presentano almeno uno tra minore, disabile ed una persona con almeno 60 anni di età. Inoltre potranno richiederlo anche coloro che in famiglia hanno un soggetto in condizioni di disagio sociale. Il pagamento dell’assegno avviene è per 18 mensilità. Inoltre questo è rinnovabile per ulteriori 12 mesi, rispettando la sospensione di un mese. In pochi sanno che l’Assegno di Inclusione può essere utilizzato anche per il pagamento del mutuo, ma per farlo bisognerà essere in possesso di un particolare documento.
Ottenere il sussidio dell’Assegno di Inclusione richiede più di una semplice domanda presentata all’INPS, Patronato o CAF. Dopo aver inoltrato la richiesta, è necessario sottoscrivere il PAD (Patto di Attivazione Digitale). È proprio la firma del PAD che costituisce il requisito fondamentale affinché l’INPS effettui il pagamento dell’assegno. Il primo pagamento avviene a partire dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD.
Con questa prima ricarica viene pagata la mensilità relativa al mese in cui è stato firmato il PAD. Le mensilità successive vengono accreditate a partire dal 27 di ogni mese. In base a questa regola, i primi pagamenti per coloro che hanno presentato domanda e firmato il PAD a marzo 2024 saranno effettuati a partire dal 15 marzo. In questa data verrà pagata la mensilità relativa al mese di febbraio.
Successivamente a partire dal 27 marzo, riceveranno la mensilità di marzo, e così via per i mesi successivi. L’INPS ha anche specificato che a partire dal 27 marzo, riceveranno il pagamento della mensilità di marzo anche coloro che hanno presentato domanda e firmato il PAD entro il 31 gennaio 2024. La carta di accredito funzionerà come una PostePay tradizionale dotata di Pin.
Per coloro che hanno presentato domanda e firmato il PAD febbraio 2024, in caso di esito positivo dell’istruttoria, riceveranno una comunicazione tramite SMS o email, con cui saranno invitati a recarsi presso gli uffici postali per il ritiro della carta inclusione, già con il saldo accreditato.
La carta di inclusione può essere utilizzata solo per l’acquisto di beni di prima necessità, il pagamento delle utenze e per effettuare bonifici mensili finalizzati al pagamento dell’affitto o della rata del mutuo. Riguardo a quest’ultimo, l’INPS ha annunciato che entro marzo avvierà le verifiche sull’ISEE, necessarie per abilitare le carte di inclusione al pagamento delle rate del mutuo.
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