Il mondo della scuola si arricchisce di una novità importante per l’anno scolastico 2024-2025: tutto sul nuovo liceo del Made in Italy
La novità fa capo all’approvazione di un DDL e partirà dal prossimo anno scolastico 2024-2025. Sicuramente è destinata a far molto parlare di sé dal momento che riguarda la nascita del cosiddetto Liceo del Made in Italy voluta dal Governo Meloni.
Si tratta di un nuovo indirizzo di istruzione secondaria superiore pensato con specifici obiettivi dal punto di vista della formazione e del futuro accesso al mondo del lavoro. Premesso che si tratterà di un indirizzo scolastico vero e proprio e che la sua durata sarà di cinque anni, vediamo dunque di che cosa, nello specifico, si tratta.
Con liceo del Made in Italy si fa riferimento ad un percorso di studi finalizzato a formare, con competenze adeguate, una classe dirigente che si occupi di promuovere le eccellenze italiane a livello globale. Le materie di insegnamento riguarderanno in particolare argomenti di carattere economico nonché giuridico e nel corso del triennio saranno previsti anche diversi tirocini formativi per iniziare a toccare con mano il mondo del lavoro.
Ad oggi esiste una clausola del MEF che vincola l’avvio delle prime classi previste per l’anno scolastico 2024-2025 alla definitiva approvazione del disegno di legge ma anche “alla disponibilità di risorse umane, finanziarie e strumentali, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”. I termini delle iscrizioni si dovrebbero aprire il 18 gennaio con possibilità di farlo entro il 10 febbraio 2024, pertanto l’esecutivo è intenzionato a procedere con l’approvazione della norma entro fine 2023.
Il nuovo liceo non andrà a sostituire l’indirizzo economico sociale ma andrà ad affiancarsi ai licei già esistenti con una previsione di 132 ore di lingua e letteratura italiana e di 99 ore per ognuna delle seguenti materie: storia/geografia, diritto, economica politica, lingua e cultura straniera, matematica/informatica. 66 saranno le ore destinate allo studio di una seconda lingua, scienze naturali, scienze motorie e sportive.
Ed infine, come previsto nella bozza del provvedimento, vi saranno 33 ore dedicate alla storia dell’arte ed altrettante per l’insegnamento di religione cattolica o altre attività alternative. I temi affrontati verteranno su economia e gestione delle imprese del Made in Italy nonché sui modelli di business nelle industrie dei settori di moda, alimentare e arte sul Made in Italy nel contesto dei mercati internazionali.
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