Prima di diventare uno dei più grandi chef a livello internazionale, la gavetta è stata lunga e faticosissima. Non sono mancate le difficoltà
Proprio in questi giorni il suo nome ha fatto nuovamente capolino sui quotidiani, lo chef Antonino Cannavacciuolo continua a riscuotere successi. Il suo nuovo locale verrà inaugurato a Malpensa, lì nascerà il terzo Antonino, Il Banco di Cannavacciuolo che è già realtà all’Outlet di Vicolungo e a Orta San Giulio.
Non si tratta di un ristorante vero e proprio in realtà, ma più di un punto dove rifocillarsi con il migliore street food ispirato alla tradizione culinaria della nostra Penisola. L’ennesimo traguardo di una carriera che non smette di stupire neanche il diretto interessato, soprattutto considerando la tanta fatica fatta agli inizi.
In occasione del suo ritorno in televisione con Cucine da Incubo, lo chef Antonino Cannavacciuolo aveva ripercorso le tappe della sua storia dietro i fornelli in una lunga intervista a Il Messaggero. Ottenere le tre stelle Michelin non è stato esattamente una passeggiata, soprattutto per un “giovane ribelle come lui”. Grazie alla televisione, poi, la spinta per investire dove forse non avrebbe mai rischiato. “Mi ha dato la possibilità di crescere in quel senso”, ha ammesso lui stesso.
La chiave del successo sono state la “determinazione e l’incoscienza” ma i risultati sono anche merito della moglie Cinzia. “A 23 anni, accettare di fare il capo cuoco a Villa Crespi. Due matti, io e mia moglie. Cinzia aveva la mia età, con lei che ho fatto tutto”, ha raccontato lo chef. Ed è proprio con la sua dolce metà che si gode i momenti lontano dalla cucina: “Tempo libero? Se riesco cerco di andare a pescare e poi un po’ di sesso, quello mi piace assai”.
I primi passi nel mondo della cucina lo hanno segnato irrimediabilmente, aveva solamente 14 anni quando cominciò a inseguire il suo sogno. “Finivo la notte gonfio di mazzate, ma io ho sempre voluto fare questo mestiere. Mia mamma voleva protestare. Mio padre, invece, rispondeva così: ‘Se gliele ha date, significa che se le meritava’”, ha raccontato lo chef.
Che poi ha aggiunto: “Adesso quello chef lo arresterebbero per maltrattamenti. A me alla fine è servito. Sono state formative, quelle botte”. Infatti Antonino Cannavacciuolo oggi è senza alcun dubbio uno degli chef e dei personaggi televisivi più apprezzati d’Italia.
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