Quasi nessuno riconosce che questo sintomo molto comune può essere ricondotto all’ansia: ecco di cosa stiamo parlando
Di questi tempi è quasi “anormale” chi non ne soffre. Parliamo dell’ansia, poco gradita compagna di tanti di noi. Quasi tutti, oggi, pensano di conoscere perfettamente i sintomi dell’ansia e in parte è così. Ma solo in parte, perché ce ne è uno, molto comune, che quasi nessuno associa a questa situazione assai sgradevole e a volte invalidante.
Come detto, l’ansia trova terreno fertile nel contesto della vita moderna, dove la pressione delle aspettative sociali, lavorative e personali sembra aumentare in modo costante. La costante esposizione a stimoli stressanti, unita alla connettività 24/7 offerta dai dispositivi digitali, contribuisce a un senso di inquietudine pervasiva.
Molti esperti indicano che l’ansia può derivare da una combinazione di fattori genetici, ambientali e psicologici. La predisposizione genetica può interagire con situazioni stressanti, scatenando una risposta ansiosa. Inoltre, l’uso eccessivo dei social media e il costante confronto con gli altri possono alimentare sentimenti di inadeguatezza e ansia.
Sebbene l’ansia sia spesso considerata come parte integrante della vita quotidiana, il suo impatto può essere devastante. Dalla compromissione della qualità del sonno all’incapacità di concentrarsi, l’ansia può influire negativamente sulla salute fisica e mentale. In alcuni casi, può sfociare in disturbi più gravi, come attacchi di panico o depressione.
Il sintomo sottovalutato dell’ansia
Riconoscere l’ansia come una problematica seria è il primo passo verso il suo superamento. La consapevolezza e la comprensione di questa condizione consentono agli individui di cercare il supporto necessario. Terapie psicologiche, pratiche di gestione dello stress e stili di vita più equilibrati possono giocare un ruolo cruciale nel mitigare l’ansia.
Ma, ovviamente, per poter intervenire adeguatamente, l’ansia va riconosciuta. Oggi pensiamo di conoscere perfettamente i sintomi dell’ansia, a seconda poi, evidentemente, dei vari gradi della stessa. Tra i sintomi comportamentali, gli esperti individuano il senso di vuoto mentale, un senso crescente di allarme e di pericolo, immagini, ricordi e pensieri negativi ricorrenti, la sensazione di essere sempre al centro dell’attenzione e inadeguati.
Tra i sintomi fisici, invece, troviamo tensione, tremore, sudore, palpitazione, aumento della frequenza cardiaca, vertigini, nausea, derealizzazione e depersonalizzazione. Tutte sensazioni assai gravi, che abbiamo tristemente imparato a conoscere. Tra i sintomi assai ricorrenti che, però, in pochi associano all’ansia vi sono i formicolii alle estremità ed intorno alla bocca.
Il formicolio deve preoccuparci quando dura più di due giorni oppure quando si verifica in combinazione con mancanza di sensibilità, disturbi motori, disturbi alla vista. Ovviamente, il nostro consiglio è quello di sempre: mai sottovalutare.
Accanto ad alcuni rimedi che potremmo definire “naturali”, come stile di vita sano, yoga, meditazione, può essere opportuno affrontare un percorso psicoterapeutico ed eventualmente psichiatrico. In tal senso, l’invito è quello di non assumere mai alcunché (soprattutto farmaci) senza il consulto con uno specialista.