Ti è mai capitato di ritrovarti a parlare da solo senza neanche rendertene conto? Scopriamo perché facciamo questa cosa e se è comune
Come prima cosa, è importante fare una specificazione e soprattutto sottolineare un dettaglio: a discapito di quello che si potrebbe pensare, in realtà l’azione di parlare da soli non è così rara o insolita.
Sebbene, infatti, potremmo quasi sentirci imbarazzati da questa nostra abitudine, in realtà non siamo poi così diversi da tutti coloro che ci circondano. Quella di parlar da soli, dunque, o per meglio ad alta voce quando non siamo circondati da nessuno, è un fenomeno tutto sommato normale e che è dovuto nello specifico alla struttura del nostro cervello.
Ma vi siete mai chiesti da cosa è dovuta questa nostra abitudine così specifica e in un certo senso particolare? Per saperne di più, e dunque scoprire cosa ci spinge nello specifico a parlare da soli, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi. La verità, infatti, è molto curiosa e interessante da scoprire.
Parlare da soli, perché capita a tutti noi
Innanzitutto, cominciamo col sottolineare una dettaglio molto importante: vale a dire che in questi casi è più opportuno parlare del cosiddetto soliloquio. Ovvero un discorso interiore, in cui i nostri pensieri emergono e noi non possiamo fare a meno di parlare, per l’appunto, da soli e nella maggior parte dei casi a voce alti.
Questo fenomeno può verificarsi nelle condizioni più disparate, come ad esempio quando siamo in una condizione di stress o agitazione, se dobbiamo prendere una decisione importante o sfogare determinate emozioni particolarmente dirompenti.
Insomma, già normalmente il nostro cervello è costantemente abituato a essere in moto e soprattutto a tradursi in quelli che sono i nostri pensieri. E che, chiaramente, ci accompagnano in ogni momento senza che neanche ce ne rendiamo conto. Ma perché a volte sentiamo lo specifico bisogno di esprimere ad alta voce questi pensieri anche quando siamo da soli?
Ebbene, la risposta potrebbe essere un semplice meccanismo celebrale che inibisce l’articolazione delle parole. Osservando, infatti, proprio il cervello mediante risonanza magnetica, è possibile vedere che quando pensiamo, si attivano determinate aree connesse proprio ai muscoli che ci permettono di parlare. Proprio per questo motivo, potremmo concludere che siamo portati a parlare da soli e ad alta voce quando i nostri pensieri diventano per noi particolarmente importanti o ancora assordanti. A tal punto che, sovrappensiero, ci ritroviamo a seguire questi stimoli meccanici per ascoltarli meglio o ancora riuscirci a esprimere con maggiore chiarezza.