Allerta siccità, in Italia scatta il rischio imminente: sta accadendo proprio in questa stupenda regione ricca di storia e paesaggi mozzafiato.
La Sicilia sta affrontando una delle sue crisi idriche più gravi degli ultimi decenni, con ripercussioni devastanti sull’agricoltura e sull’allevamento. Tra le vittime più colpite di questa emergenza ci sono le capre, che stanno vivendo una situazione drammatica a causa della mancanza critica di acqua.
Luca Cammarata, titolare di un’azienda agricola biologica a Caltanissetta, ha lanciato un grido d’allarme sui terribili effetti che la siccità sta provocando sugli animali del suo allevamento: “Vedere le capre bere fango e senza più forze per reggersi in piedi è avvilente. Siamo arrivati a un punto critico dove è necessario agire immediatamente per evitare ulteriori perdite.”
Allerta siccità
Quella che un tempo poteva sembrare una crisi temporanea è ora diventata una sfida strutturale per la Sicilia. Negli ultimi anni, la disponibilità di acqua è progressivamente diminuita, portando ad una situazione critica che minaccia non solo la sussistenza degli animali, ma anche la sostenibilità a lungo termine dell’agricoltura nell’isola.
Gli allevatori come Cammarata si trovano a fronteggiare gravi difficoltà: le scorte d’acqua sono esaurite e gli aiuti forniti dalle autorità competenti, seppur apprezzati, sono insufficienti per soddisfare le necessità quotidiane degli animali. La solidarietà manifestata attraverso la fornitura di autobotti d’acqua da parte di Coldiretti rappresenta un primo passo, ma è considerata solo una soluzione tampone che non risolve il problema alla radice.
Appelli per soluzioni concrete e azioni immediate
Con le temperature estreme che si prevede raggiungeranno e supereranno i 40°C nei prossimi giorni, la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente. Gli allevatori si rivolgono con urgenza a tutte le istituzioni disponibili, inclusi l’Esercito e la Protezione Civile, nella speranza di trovare soluzioni immediate per evitare ulteriori sofferenze tra gli animali e per salvaguardare il settore agricolo siciliano.
Recentemente, una riunione con il Prefetto è stata convocata per dichiarare ufficialmente lo stato di emergenza, riconoscendo la gravità della situazione e richiedendo interventi coordinati a livello nazionale e internazionale.
Il governo regionale siciliano ha sollecitato l’Unione Europea e il ministero competente per il riconoscimento delle condizioni di forza maggiore causate dalla siccità, al fine di ottenere supporto finanziario ed operativo per affrontare questa crisi senza precedenti. L’obiettivo è non solo di salvaguardare l’agricoltura locale, ma anche di proteggere il benessere degli animali allevati nelle campagne siciliane, ora gravemente minacciato.
L’impatto della siccità sul settore agricolo e zootecnico è enorme e potrebbe comportare una perdita significativa nella produzione. Si stima che senza piogge estive, la produzione potrebbe subire una riduzione fino al 50% e, in alcuni casi, fino al 75%. Questa situazione non solo mette a rischio l’economia dell’isola, ma anche la sicurezza alimentare e il benessere della popolazione locale, dipendente direttamente dalle risorse agricole siciliane.