Allarme scarlattina anche tra gli adulti: cosa dovete sapere per non farvi cogliere impreparati

Pericolo scarlattina: cosa è e quali sono i sintomi a cui prestare attenzione, anche gli adulti sono a rischio scatta l’allerta.

Ormai siamo in autunno inoltrato e tra poco sarà inverno, durante il cambio stagione, le nostre difese immunitarie andrebbero rafforzate. Quando si abbassano le temperature infatti siamo messi a dura prova e dobbiamo fare attenzione a non trascurarci.

Scarlattina sintomi
Scarlattina-(Canva)-linkcoordinamentouniversitario.it

Questo è uno dei periodi in cui iniziano a girare molti virus e dunque potremmo ammalarci. Essere colpiti da un virus o da un batterio non è mai una cosa piacevole. Nessuno infatti si augura di stare a letto con la febbre e vari dolori, in questo periodo oltre ai malanni di stagione sembrerebbe che a girare sia anche la scarlattina.

Scarlattina tutti i dettagli, i sintomi e la prevenzione

La scarlattina è una malattia infettiva e contagiosa, di origine batterica, è infatti causata dallo streptococco beta emolitico, ad essere a rischio sono prevalentemente i bambini tuttavia può verificarsi anche negli adulti. In genere la patologia si presenta in forma lieve ma in alcuni casi, potrebbe essere più pericolosa e causarci sintomi più fastidiosi.

Complicanze, contagio e prevenzione del virus
Tampone-(Canva)- linkcoordinamentouniversitario.it

Già dal 2022 è stato registrato in Italia un aumento di questa patologia anche tra gli adulti, i sintomi tipici della malattia sono mal di gola, febbre alta, eritemi, pelle arrossata soprattutto sotto le ascelle, nei gomiti e nei pressi dell’inguine. Patina bianca sulla lingua, mal di testa, dolori muscolari, vomito, dolore addominale e linfonodi ingrossati. Si tratta dunque di una patologia parecchio fastidiosa, in alcuni casi inoltre potrebbero insorgere delle complicanze anche se sono rare, in seguito alla scarlattina si potrebbero verificare, meningite, setticemia, encefalite, polmonite, otite e sinusite.

I tempi di incubazione sono brevi infatti i sintomi iniziano dopo due massimo cinque giorni dal contagio. Il contagio avviene per via aerea e per essere sicuri di aver contratto la malattia è richiesto un tampone faringeo. Per sconfiggerla, vengono prescritti degli antibiotici che dovranno essere presi per circa sette o dieci giorni, una volta assunti gli antibiotici la contagiosità verrà azzerata. Purtroppo anche chi ha contratto la malattia in passato, può farlo di nuovo infatti non si diventa immuni come accade per altri virus.

Attualmente non è presente un vaccino contro la malattia, per prevenirla le accortezze da seguire sono le stesse per non contrarre raffreddore e influenza, dunque lavarsi le mani, evitare di mettere le mani in bocca, prendere degli integratori per alzare le proprie difese immunitarie arieggiare la casa, evitare i luoghi parecchio affollati come ad esempio i mezzi pubblici, e nel caso indossare la mascherina.

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