Addio B&B al centro di Roma: il Campidoglio prende una drastica decisione e gli operatori del settore non sono contenti.
Sarebbe una vera e propria bomba a livello turistico se il Campidoglio decidesse di approvare la proposta del gruppo Roma Futuro di eliminare i B&B dal centro della Città Eterna. Gli operatori non sono contenti, ma la città potrebbe giovarne, ecco costa sta succedendo.
Il piano regolatore di Roma, quel documento con cui si decideranno le sorti urbanistiche della Città Eterna, è in fase di redazione e il Governo è aperto a modifiche che vadano a migliorare la situazione di Roma in termini di vivibilità. A breve queste modifiche si discuteranno in Aula Giulio Cesare e dal gruppo di Roma Futura arriva una proposta che sta già facendo discutere, soprattutto in vista del Giubileo del 2025. Quello che il gruppo propone sono due modifiche, che sono state già ribattezzate con il nome di “norme anti B&B”, che mirano a mettere un freno allo spopolamento del centro storico di Roma.
Non è da poco tempo infatti che il centro storico di Roma vive una situazione al limite, e che sempre meno romani decidono di fissare qui la loro residenza. Quello che accade è uno sbilanciamento totale verso il comparto turistico, dovuto sia all’enorme affluenza di turisti che agli esercizi commerciali, che soprattutto da dopo la pandemia hanno invaso le strade con pedane, dehors e tavolini. La situazione così, per chi non è un turista, è davvero insostenibile se ci si aggiunge anche la difficile situazione dei mezzi di trasporto. Cosa c’entrano i B&B? Al contrario delle abitazioni standard, questi sembrano spuntare come funghi, e gli annunci di affitti brevi su tutto il territorio romano sono più di 29.000.
Per sfavorire questo trend, e riportare i romani ad abitare al centro, il gruppo Roma Futura propone due norme. La prima riguarda gli edifici ad uso ufficio, che al centro di Roma potranno subire un cambio di destinazione d’uso verso “abitazioni singole” con modalità diretta: in questo modo non si pagherebbe più il contributo straordinario, ma in caso il privato volesse creare una nuova struttura ricettiva, il contributo tornerebbe attivo. La seconda norma invece punta a limitare i cambi di destinazione d’uso verso abitazioni con scopo di farle diventare B&B, affittacamere e case vacanza.
Se queste norme dovessero essere approvati, al centro storico di Roma non ci sarebbero nuove aperture di B&B, a favore dei caratteri socio-economici, culturali e ambientali della città, che a causa dell’enorme afflusso di turisti appare in affanno e boccheggiante. A queste norme, ovviamente, andrebbe aggiunto un controllo maggiore e più efficiente, visto che già attualmente i B&B irregolari sono un numero imprecisato. Proprio a questo scopo, non si esclude una proposta per intensificare i controlli sulle case vacanza e creare una vera e propria task force anti-irregolarità ricettiva.
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