Devi ridurre il sale nella preparazione dei cibi e non sai come fare? Con questi 5 modi sarà più semplice.
È uno dei temi più affrontati dai nutrizionisti e dietologi, ma anche uno dei più difficili da mettere in pratica. Il sale è il condimento per eccellenza delle nostre pietanze e, molte volte, si rivela essere pericoloso per chi soffre di alcune patologie legate alla pressione arteriosa. Ma come fare per ridurre la presenza del sale nella preparazione dei cibi quotidiani?
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato come chi consuma più sale, sia molto più a rischio di sviluppare ipertensione, oppure di peggiorarla se già ne è affetto, rispetto a chi lo introduce in quantità più esigue. Inoltre, esistono delle persone che sono più suscettibili all’effetto negativo del sale, per esempio coloro che hanno delle patologie renali che hanno difficoltà ad eliminare il sale attraverso le urine, oppure i diabetici.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità e diverse associazioni di Cardiologi hanno cercato di stabilire quali siano le soglie corrette di sodio entro le quali mantenersi per evitare effetti negativi sulla salute. Attualmente quindi è concordato che dovrebbero essere introdotti giornalmente meno di 1,5-2 grammi di sodio, che corrispondono a circa 5 grammi di sale da cucina, un cucchiaino da caffè in pratica.
5 modi per ridurre il sale nei tuoi cibi
Se ti stai chiedendo come fare per ridurre il sale nelle preparazione dei tuoi patti, ecco per te cinque modi semplici e pratici per risolvere questo problema. Innanzitutto, prima di salare i tuoi cibi, assumi la buona abitudine di assaggiarli. Alcune pietanze sono già naturalmente salate e non hanno bisogno di una ulteriore aggiunta.
Esistono dei condimenti che possono sostituire completamente il sale e le sue conseguenze negative sulla salute. Prova ad utilizzare la salsa di soia per i tuoi piatti. È naturalmente salata e darà un gusto particolare ai tuoi cibi. Così come la salsa di soia, anche lo Yondu può essere utilizzato per salare i tuoi cibi. È un’invenzione coreana, una sorta di versione più leggera della salsa di soia, a base di semi di soia fermentati e brodo vegetale.
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È una buona alternativa, specialmente per le ricette non asiatiche, in quanto presenta il retrogusto di caramello dolce della salsa di soia. Se invece vuoi sperimentare con i condimenti, puoi provare il Liquid Aminos, una salsa di soia fermentata che ha un retrogusto quasi alcolico. E per finire, la salsa di pesce, realizzata con pesce fermentato piuttosto che con soia, ma ancora ricco di glutammati naturali.