Studenti: Centinaia di mobilitazioni in tutta Italia per difendere scuola e università

by / Commenti disabilitati su Studenti: Centinaia di mobilitazioni in tutta Italia per difendere scuola e università / 49 View / 23 Aprile 2012

Il 23 Aprile le studentesse e gli studenti hanno cominciato a riprendere parola. Siamo tornati in piazza a due giorni dal 25 Aprile, giornata della Liberazione, per ribadire la nostra Resistenza alle politiche spregiudicate del Governo Monti. L’aumento della tassazione universitaria, la legge Aprea sulla scuola, il tentativo di costruire un “questionario truffa” per abolire il valore legale del titolo di studio sono il segno della continuità tra le politiche del Governo Berlusconi e quelle del Governo Monti.

A Torino, oggi, centinaia di studenti, partiti in corteo dall’Università, hanno attraversato le strade del centro, facendo un blitz dentro il rettorato dell’Università per ribadire lo scandalo dell’aumento delle tasse e dei tagli vergognosi sul diritto allo Studio. Il corteo è poi proseguito fino ad occupare una sede dell’Inps per affermare con forza la nostra contrarietà a questa riforma del lavoro, che cancella ogni certezza per il nostro futuro.

A Napoli fin dalla mattina gli studenti delle scuole e delle università hanno deciso con forza di segnalare l’ignobile taglio ai trasporti e l’aumento considerevole dei biglietti e dell’abbonamento. In una Regione devastata dalla crisi, come la Campania, tagliare i servizi, in particolare la mobilità, è uno scandalo senza precedenti. Per questo gli studenti hanno deciso di  bloccare la CircumVesuviana già dalla prima mattina.

A Bari un presidio di studenti è diventato un corteo di centinaia di persone che ha attraversato l’Ateneo fino ad occupare il tetto di Giurisprudenza.

Altri presidi e cortei in diverse città d’Italia, da Siena, a Foggia ad Avellino, Brindisi hanno mobilitato centinaia di studenti. Sono stati centinaia i volantinaggi ed assemblee in scuole e facoltà.

Ci hanno provato ad illudere raccontandoci che con la fine di Berlusconi saremmo usciti dalla crisi e l’Italia si sarebbe risollevata. Invece mentre aumentano disoccupazione e precarietà, soprattutto tra i giovani, il Ministro Fornero mette in campo un ddl che cancella i diritti dei lavoratori e peggiora la condizione dei precari, il Ministro Profumo continua l’opera di privatizzazione di scuole e università non cancellando i tagli imposti dal Ministro Gelmini, anzi, aumentando le tasse e peggiorando il diritto allo studio.

Per tutte queste ragioni, proseguono le mobilitazioni in tutta Italia: alle 15 presso il Miur, a Viale Trastevere, si svolgerà un presidio delle studentesse e degli studenti romani della Rete della Conoscenza, dopo il blitz notturno con la carta igienica timbrata con la scritta “Titolo di studio o Carta straccia?” gli studenti tornano davanti al Ministero per ribadire che il valore legale del titolo di studio non si tocca, che la legge Aprea deve essere fermata e che il Governo, che finora si è riempito la bocca di annunci, finanzi il diritto allo studio e l’edilizia scolastica. Contemporaneamente, a Genova si svolgerà un presidio sotto la Prefettura di Genova per chiedere di fermare il ddl Fornero sul mercato del lavoro. Assemblee pubbliche e presidi in altre decine di città italiane, da Nord a Sud.

Le mobilitazioni non si fermeranno. Nelle prossime settimane gli studenti di Link – Coordinamento Universitario promuoveranno il controquestionario sull’università, per mostrare al ministero quelle che sono le reali necessità degli atenei. Nelle scuole superiori, il 16 Maggio, gli studenti e le studentesse dell’Unione degli Studenti boicotteranno i test Invalsi, ritenendo che rifinanziare la scuola pubblica e favorire processi orizzontali e democratici di insegnamento e di valutazione sia ciò che può migliorare la nostra scuola.

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