Al centro della Nuova Università, la nostra proposta di riforma radicale degli atenei italiani, vi è la necessità della previsione di un sistema gratuito di accesso all’Università. Ancor di più in un paese che è fanalino di coda per immatricolati e laureati in Europa. Ci dicono che è impossibile, invece no. In Cile il Governo lo ha fatto, spinto dalle mobilitazioni di questi anni, seppur limitato ad una parte di popolazione studentesca. Di seguito il pezzo di Roberto Naccarella su Uninews 24.
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Santiago – Svolta storica in Cile nell’ambito dellariforma educativaportata avanti dal governo di Michelle Bachelet. La Camera e il Senato hanno infatti approvato la legge che stabiliscela gratuità del sistema educativo a partire dal 2016.
Le università pubbliche saranno pertanto gratuite: un provvedimento che interessa 178.000 universitari fra i più poveri, ma che — nelle intenzioni di Bachelet — potrà interessare tutti gli altri studenti entro il 2020.
Per il momento non sono interessati dal provvedimento gli istituti professionali e i centri di formazione tecnica, ma il governo ha stabilito che per loro verranno erogate 140.000 borse di studio (dai 1.000 ai 1200 dollari). Anche questi istituti entreranno a far parte del sistema di gratuità, ma in maniera progressiva (in tre anni, ndr).
Bachelet mantiene quindi la promessa fatta in campagna elettorale ai movimenti popolari. Le organizzazioni studentesche, tuttavia, non sono completamente soddisfatte: pur considerando la manovra ‘un grande passo in avanti’, gli studenti spingono per veder realizzate riforme di sostanza.
Che sia un passo avanti non c’è dubbio: la decisione del governo Bachelet permette anche l’abolizione del sistema educativo ereditato dalla dittatura di Augusto Pinochet (1973–1990), che ha obbligato le università pubbliche ad autofinanziarsi e gli studenti a pagare migliaia di dollari all’anno di tasse.
La giovane deputata comunista Camila Vallejo Dowling, in passato Presidente della Federación de Estudiantes de la Universidad de Chile (FECh)e dallo scorso marzo Presidente della Commissione ‘Educazione’ della Camera, saluta con gioia la riforma e attacca l’opposizione: “Nonostante i ripetuti tentativi della destra di silurare l’introduzione della gratuità, abbiamo vinto una battaglia importante“, ha detto Camila Vallejo, evidenziando l’hashtag #gratuidad2016 che ha accompagnato il percorso verso questa riforma epocale.