Dopo il danno la beffa. Dopo il nuovo ISEE, Regione Lombardia taglia 4 mln al Diritto allo Studio

by / Commenti disabilitati su Dopo il danno la beffa. Dopo il nuovo ISEE, Regione Lombardia taglia 4 mln al Diritto allo Studio / 275 View / 22 Dicembre 2015

Apprendiamo che nel bilancio 2016 di Regione Lombardia, in approvazione in Consiglio, è contenuto un ennesimo taglio del 15% al diritto allo studio, solo pochi mesi fa l’assessore Aprea aveva promesso che si sarebbero valutate misure straordinarie per gli esclusi dal nuovo ISEE, e ora, nonostante non sia stata attuata nessuna misura compensativa per le migliaia di studenti che quest’anno si vedranno privati della borsa di studio, la Regione colpisce ulteriormente il diritto allo studio con un taglio iniquo e disastroso.
Il fondo per il funzionamento degli Enti per il Diritto allo Studio, già ridotto del 10% da 30 a 27 milioni di euro nel bilancio dello scorso anno, passerebbe a 23,3 milioni con un nuovo taglio di quasi il 15%. Anche sul fronte delle borse di studio Regione Lombardia riduce del 50% i già esigui finanziamenti da 1,3 milioni di euro a 687mila euro.
Da settembre ci mobilitiamo per ottenere un secondo bando di borse di studio per gli studenti esclusi a causa del nuovo ISEE e avevamo ottenuto forti aperture da parte dell’assessore Aprea e l’impegno a non ridurre ulteriormente le risorse. La scoperta di un ulteriore taglio al diritto allo studio ci lascia l’amaro in bocca. Siamo stati presi in giro. Se Regione Lombardia non attua misure straordinarie per gli esclusi, queste dovranno essere adottate dagli enti per il diritto allo studio che, tuttavia, in mancanza di fondi adeguati, potranno difficilmente mettere in campo questi correttivi.
Nuovi bandi sono stati attuati da regioni con bilanci ben più magri di quello lombardo come Toscana, Emilia Romagna, Sardegna e Puglia. Quanto sta accadendo è intollerabile. Per fare nuovi bandi per gli esclusi, in Lombardia avrebbero dovuto attivarsi anche gli enti e gli Atenei che nel 2004 hanno accettato di gestire il Diritto allo Studio per conto di Regione Lombardia. Rettori e Atenei hanno enormi responsabilità verso quanto sta accadendo; hanno fatto pochissimo per risolvere le problematiche del nuovo ISEE e per il secondo anno consecutivo subiscono silenti i tagli regionali. Cosa ancor più grave è che il Ministro Giannini abbia dichiarato negli scorsi giorni che il Diritto allo Studio deve passare di gestione dalle regioni agli Atenei, applicando il modello lombardo al resto della penisola, scaricando dalla fiscalità generale ai bilanci degli Atenei e alle tasse degli studenti i costi del diritto allo studio.
Un taglio di 4 milioni di euro è insostenibile per le università lombarde e noi studenti non siamo disposti ad accettare una politica che mira sempre più a rendere l’università un privilegio per pochi. Ci siamo mobilitati questo autunno per ottenere un nuovo bando, ci stiamo mobilitando ora contro questo ennesimo taglio.
Link – Sindacato Universitario Milanese
Studenti Indipendenti Bicocca