Suicidio di uno studente a Bologna: non possiamo più accettare questo sistema!

by / Commenti disabilitati su Suicidio di uno studente a Bologna: non possiamo più accettare questo sistema! / 152 View / 10 Ottobre 2021

Ieri è morto suicida uno studente, ieri è morto uno di noi.
Appare l’ennesima notizia sui giornali. Uno studente fuoricorso si uccide, perché aveva detto ai suoi che si laureava e non era così. Come organizzazione studentesca esprimiamo tutto il nostro sincero cordoglio per la morte di un nostro compagno di studi.
Siamo stanchз di leggere questa notizia che si ripete ciclicamente. Siamo stanchз di un sistema che ci uccide, che ci chiede sempre il 200%, di essere perfettə, di non cadere mai, di meritare quelli che sono diritti, di sputare sangue per 10 ore di lavoro precario e sentirci chiamare bamboccionз.
Siamo stanchз della performatività, dell’ansia che non ti fa respirare a ogni esame e l’unico pensiero è un urlo costante nella nostra testa che ci relega nell’orrore. Di dover correre dietro i CFU perché se no perdiamo la borsa di studio e torniamo a casa. Della solitudine in un sistema che ci divide e ci chiede di essere macchine perfette.
Di una politica a cui non importa di questa sofferenza, se i centri di salute mentale vengono chiusi, le esperienze virtuose attaccate come in Friuli-Venezia-Giulia, se non viene speso un euro di più nel PNRR per la salute mentale. Se proponiamo in università di ampliare i fondi al Servizio di Assistenza Psicologica d’Ateneo e la richiesta viene cestinata.
Sappiamo che da tempo i reparti di neuropsichiatria infantile lanciano grida di allarme per l’aumento di disturbi mentali, atto di autolesionismo e sofferenza tra le giovanз, senza che venga stanziato un euro in più per i reparti, quando ci sono e non sono letti sparsi per l’ospedale sempre per mancanza di fondi. Sappiamo che esiste ancora lo stigma per chi chiede di andare da unə psicologə e che moltз non possono neanche permetterselo economicamente, che la salute mentale spesso è un privilegio di classe.
Ma accanto alla tristezza per questa morte, proviamo odio senza confini. Avete costruito un mondo affinché noi potessimo solo soffrire. Ma siamo stanchз di tutto questo. Quante vite dovranno essere stroncate prima di rendersi conto di un’intera generazione a pezzi? E quanto prima che si decida di agire? Noi continueremo a costruire una scuola, un’università e un paese più giusto facendoci carico della voce di tuttз coloro che non sono riuscite a sopportarne il peso.