A Roma sono state denunciate 20 persone per violazione dei diritti d’autore e sono stati fatti decine di sequestri nelle copisterie e nelle tipografie vicini alla Sapienza , dove venivano fotocopiati agli studenti i libri di testo universitari.
Qualche giorno fa segnala ancora una volta una gestione politica estremamente miope dei temi che riguardano il diritto allo studio universitario.
Ci sembra questa una gestione assolutamente miope in merito ai temi che riguardano il diritto allo studio universitario, infatti in questa fase di attacco generale ai diritti, crediamo sia sbagliato che ci si preoccupa di tutelare esclusivamente il diritto d’autore dei nostri libri di testo, soprattutto se il costo dei libri di testo per uno studente universitario è certamente una delle spese più ingenti per lo studio!
La spesa totale per i libri di testo per studente, durante tutto il suo percorso di studio, sfiora e in molti casi supera il costo di mille euro, se pensiamo che soltanto un manuale di procedura penale costi 120 euro, quello di procedura civile 150 euro o un manuale di Fisiologia umana, necessario dagli aspiranti medici, costerà oltre 70 euro.
Fotocopiare i libri di testo spesso è l’unica possibilità per noi studenti di poter preparare gli esami, in un sistema che non prevede contributi per l’acquisto dei libri di testo, che non prevede agevolazioni per gli studenti con fasce di ISEE più basse, in cui le biblioteche dei nostri atenei continuano a chiudere ad orari ridotti per la mancanza dei fondi.Con strumenti come lo scambio appunti e dei testi fotocopiati e il mercatino del libro usato proviamo a mettere in campo forme di mutualismo solidale che si oppongono ad una delle barriere all’accesso al diritto allo studio più forti, come l’impossibilità di acquistare i libri di testo per preparare i propri esami
Ma non basta. Siamo convinti che a prescindere da una riduzione del costo dei testi e di aumento di investimenti in welfare studentesco i costi dei libri debbano essere abbattuti del tutto, a partire da un’idea completamente diversa della diffusione della conoscenza!
Sosteniamo da anni strumenti come il copyleft provano a ribaltare l’idea del copyright, sostituendolo con un modello di gestione dei diritti d’autore basato su un sistema di licenze che permette ai fruitori dell’opera di utilizzarla, diffonderla nel rispetto di alcune condizioni essenziali.