Editoriale: #17NovembreUniSa

by / Commenti disabilitati su Editoriale: #17NovembreUniSa / 12 View / 8 Novembre 2011

Quest’anno la Giornata mondiale degli Studenti non poteva arrivare  in un clima più appropriato.

La grande manifestazione del 15 ottobre ha portato in piazza le istanze di quel 99% della popolazione stanca di sentirsi governata da un classe dirigente inefficiente e da organi finanziari sovranazionali che impongono le loro scelte, fatte sulla base della salvaguardia del sistema liberista vigente e che ha causato la crisi che ancora oggi viviamo.

 

Il 15 ottobre si scendeva in piazza proprio contro quello che è poi successo pochi giorni fa.

 

l’invio da parte del Governo all’UE della famosa lettera che, dettata dalla BCE, va proprio nel senso contrario rispetto alle istanze di cambiamento pretese dal popolo per la ripresa del Paese. Per l’ennesima volta sono i semplici cittadini a pagare la crisi.

In quella lettera viene di nuovo attaccata l’Università e il sistema d’Istruzione pubblica.

Eliminazione del tetto massimo del 20% rispetto all’FFO per le tasse studentesche: fino ad ora gli studenti contribuivano al bilancio delle proprie università non oltre quella soglia, fissata rispetto al Fondo di Finanziamento Ordinario stanziato dal Governo. In questa fase di sottofinanziamento dell’Università pubblica, pensano che la soluzione sia far pagare di più gli studenti, fino a cifre esorbitanti, senza più la previsione di alcun limite oltre il quale non alzare le tasse. Questo significherà che migliaia di ragazzi non potranno accedere all’università e non potranno formarsi a causa della loro condizione economica di partenza. Ciò ci riporta a quelle università d’elite, fonte di esclusione e di divario sociale.

Introduzione consistente del Prestito d’Onore: Prestiti effettuati da banche o agenzie di credito, le quali permettono agli studenti bisognosi o meritevoli di continuare o iniziare gli studi. Il prestito ovviamente deve essere restituito alla fine del proprio percorso e necessariamente entro 5 anni dalla laurea. In una fase in cui la disoccupazione giovanile tocca il 30% questo porterà ad una generazione di indebitati cronici, che già dall’università inizia a patire una situazione di precarietà finanziaria. Come se non bastassero le prospettive di mutui e prestiti bancari nel futuro.

Tutto ciò legato alla effettiva eliminazione del Diritto allo Studio che ha portato nel giro di 3 anni (a.a.2009/2010 – a.a.2012/2013) al taglio del 95% del fondo di finanziamento nazionale. Questo, all’Università degli Studi di Salerno, si è tradotto concretamente vedendo 1933 studenti idonei alla Borsa di Studio su 2816, cioè il 69% sul totale, a non poter ricevere il finanziamento di cui avevano diritto.

Nella lettera inoltre vengono messe in discussione quelle scelte referendarie che 27 milioni di persone hanno fatto, tra cui milioni di studenti come noi, con una chiara volontà alla privatizzazione dei Servizi e alla precarizzazione delle giovani generazioni.

Questa lettera arriva in un momento delicato per l’Università di Salerno.

Pochi giorni fa il nuovo Statuto dell’Università è stato approvato dal Senato Accademico. Lì dentro c’è la nuova organizzazione del Campus, dai Dipartimenti al Consiglio d’Amministrazione. Ma non solo: c’è anche il futuro dei nostri diritti. In un articolo si parla dei Diritti degli Studenti e delle Studentesse Universitarie e si rimanda ad una Carta che ne sancisca i termini.

Noi quella Carta l’abbiamo già consegnata al Rettore e alla Commissione. Vogliamo che venga approvata così com’è, affinchè finalmente gli studenti siano a pari diritti rispetto alle altre categorie e possano impugnarli di fronte ad abusi ed incongruenze nel proprio percorso di studi. Lì c’è la nostra proposta di Referendum Universitario: un nuovo modo di intendere la democrazia negli atenei e ampliare gli spazi di manovra della semplice comunità accademica, che sente il dovere e il senso civico di porre delle questioni alle Governance Accademiche.

Per questi motivi e per tutti i disagi che provate nelle vostre facoltà, dal problema dell’esiguo numero degli appelli, per passare agli aberranti regolamenti per conseguire la laurea, al problema della pubblicità delle schede di valutazione che compilate tutti gli anni, il 17 NOVEMBRE, nella giornata mondiale degli studenti, è necessario scendere in piazza.

Questa volta però dobbiamo scendere nella piazza più importante, il nostro Campus: nelle proprie facoltà, nelle proprie aule, senza aver paura di sembrare nascosti tra le montagne e insignificanti ai media, prendere coraggio e sentirsi realmente una comunità studentesca.

Questa manifestazione può darci l’opportunità di iniziare un percorso di riattivazione della sensibilità sui temi che ci coinvolgono come studenti e come cittadini, in un’università che troppo spesso appare dormiente.

Per questi motivi e per tutti quelli che sentite sulla vostra pelle giorno dopo giorno, ci vediamo il 17 NOVEMBRE, alle ore 9.00, nello spiazzo sotto il Terminal dei Bus.

OCCUPY THE STREET… OCCUPY THE FUTURE!

 

Evento FB: Unisa verso il 17 novembre

Assemblea studenti Aula 8 Lettere e Filosofia ore 12:30 martedì 8 novembre

Assemblea studenti Aula 126 ingegneria ore 12:30 giovedi 10 novembre