Dopo l’uscita del decreto ministeriale sull’aggiornamento della soglia reddituale Isee e patrimoniale Ispe, che ha portato la soglia Isee a 23000 e la soglia Ispe a 50000 era la volta delle regioni adoperarsi per adeguare i criteri previsti dai bandi regionali per l’accesso a borse e servizi per il diritto allo studio.
In questi mesi abbiamo lavorato perchè i bandi regionali fossero al più presto pubblicati per favorire l’accesso e lo svolgimento delle pratiche da parte degli studenti.
Ad oggi Emilia Romagna, Piemonte, Lazio, Abruzzo hanno già emanato la delibera regionale che ha spostato le soglie portandole a coincidere con il massimale nazionale (23.000 di ISEE e 50.000 di ISPE). Questa è una grande vittoria, che permetterà a molti studenti di rientrare nuovamente nella platea degli idonei, dopo esserne stati esclusi dall’introduzione del nuovo Isee.
Purtroppo non tutte le regioni si sono mobilitate così velocemente ma abbiamo notizie positive da Marche, Lombardia, Puglia, Campania e Friuli dove non esiste ancora la delibera ma l’assessore o l’ente hanno preso impegni per una sua celere emanazione e per un aumento delle soglie. Anche Toscana e Veneto hanno portato l’Isee a circa 23000 mantenendo un Ispe un pò più basso, in particolare il Veneto si è limitato ad un massimale ISPE di 35000. Situazione invece molto meno positiva per Sardegna, Sicilia, Calabria, Molise e Liguria dove non si hanno ancora notizie nè di una prossima emanazione della delibera regionale nè di un eventuale aumento delle soglie
L’Italia si trova così spaccata in due con sei regioni che hanno già portato le soglie ISEE e ISPE ai massimali previsti per legge (23.000 e 50.000) e gran parte delle regioni del sud Italia (più la Liguria) che fino ad ora hanno concesso borse di studio solo a studenti con redditi fortemente inferiori e ora non sembra siano intenzionate a rivedere questa loro politica. In Campania, Sardegna, Sicilia, Calabria, Molise e Liguria la soglia ISEE per l’accesso alle borse di studio è ancora molto inferiore a 20.000 con Molise e Campania sotto i 16.000. La situazione in queste regioni anche aggravata dal fatto che qui si concentrano anche gran parte degli studenti idonei non beneficiari, cioè che hanno diritto alla borsa di studio ma non la ottengono a causa degli scarsi finanziamenti.
Siamo pronti a mobilitarci per avere risposte in tutte le regioni e, con il comitato ALL IN – Per il Diritto allo Studio, stiamo inoltre raccogliendo le firme per depositare una legge di iniziativa popolare affinchè le soglie minime di ISEE e ISPE siano definite dallo Stato uguali in tutte le regioni, perchè il fondo integrativo statale sia accresciuto fino a garantire la copertura totale delle borse di studio in tutte le regioni e affinchè venga istituita una No Tax area per tutti gli studenti con ISEE fino a 28.000. La gestione del diritto allo studio deve però rimanere saldamente in mano agli enti per il diritto allo studio.